Apriamo una nuova rubrica: Oggetti Brutti. Si comincia con questo orripilante eppur diffuso modello di tavolo da esterni in ghisa, decorato con motivi floreali. Se vi chiedete il perché della scelta, evidentemente non avete buon gusto o non vi siete mai fermati a pensare ai motivi per odiarlo.
Prima di tutto la superficialità con cui viene usato il termine "tavolo", che implica la presenza di una "tavola", ovvero una superficie con una funzione specifica, per esempio appoggiarci un drink. Ecco, il tavolino floreale in ghisa presenta una superficie, ma piena di asperità legate al decoro ed al materiale, la ghisa.
Secondo poi la ghisa, a parte il caso di termosifoni accesi, è fredda, anzi freddissima, e spesso questi tavolini sono accompagnati da sedie fredde, freddissime. (Sieditici tu d'inverno)
Terzo, il peso che nel momento in cui posizionerai questo oggetto in un qualsiasi luogo, non riuscirai più a smuoverlo, e lì rimarrà, per punirti.
Quarto, i fregi Liberty della Milano di Porta Venezia, sono fighi ed utili solo in quanto decorativi, non è che te li puoi rivedere nei tavolini e sperare nello stesso effetto.
PS: il prossimo articolo della rubrica OGGETTI BRUTTI, sarà dedicato alle foto mosse.
Prima di tutto la superficialità con cui viene usato il termine "tavolo", che implica la presenza di una "tavola", ovvero una superficie con una funzione specifica, per esempio appoggiarci un drink. Ecco, il tavolino floreale in ghisa presenta una superficie, ma piena di asperità legate al decoro ed al materiale, la ghisa.
Secondo poi la ghisa, a parte il caso di termosifoni accesi, è fredda, anzi freddissima, e spesso questi tavolini sono accompagnati da sedie fredde, freddissime. (Sieditici tu d'inverno)
Terzo, il peso che nel momento in cui posizionerai questo oggetto in un qualsiasi luogo, non riuscirai più a smuoverlo, e lì rimarrà, per punirti.
Quarto, i fregi Liberty della Milano di Porta Venezia, sono fighi ed utili solo in quanto decorativi, non è che te li puoi rivedere nei tavolini e sperare nello stesso effetto.
PS: il prossimo articolo della rubrica OGGETTI BRUTTI, sarà dedicato alle foto mosse.