mercoledì 25 luglio 2012

FIERA DI SINIGALLIA - Quando la Municipale s'incazza.

Vi sarà capitato almeno una volta di fare un salto alla celebre Fiera di Sinigallia (erroneamente detta Senigaglia) e di notare che non tutti gli espositori sono esattamente 'autorizzati' alla vendita. Quelli ufficiali hanno un furgone, l'ombrellone, merce esposta ordinatamente e pagano un canone di locazione. Altri, venditori di merce raccattata qua e là tra spazzatura e raccolta di abiti smessi, sono invece abusivi. Poi ci sono i venditori di bici rubate che appartengono ad alla categoria 'criminali in libertà'.

I primi, venditori con licenza, traggono un vero profitto dall'attività e nella maggior parte dei casi fanno gli ambulanti di mestiere o hanno un'attività parallela (negozi, e-shop..) nel resto della settimana. I secondi stentano a guadagnare pochi miseri spiccioli da un'attività ultra residuale. E' triste dirlo ma stanno alla nostra società come i decompositori alla catena alimentare. Difficilmente offrono qualcosa di interessante e spesso chi compra la loro mercanzia non può permettersi altro. L'ultima categoria, i marcioni che ti fanno la bici, li lasciamo da parte. Contro questi ultimi il comune non ha mai preso provvedimenti seri: i vigili urbani non cercano rogne con chi può creare guai.

Ultimamente gli abusivi e razziatori di mezzi ecologici si sono allargati facendo propria una zona limitrofa allo spazio espositivo.
La Municipale ha quindi pensato di tirare fuori i muscoli e, sapendo che ad ogni milanese si è visto sottrarre almeno una volta la bici, hanno cacciato via i soli straccivendoli. Il metodo di rappresaglia delle forze dell'ordine non ammette repliche (vedi foto). Centinaia di metri nastro contro la barbarie e lo squallore. Una sorta di mega zona del delitto. Un intruglio di plasticume partorito dal cervello di una scimmia con lo scopo di..eliminare il problema abusivi (direte voi)? No, con lo scopo di produrre il risultato della foto qui sotto. Tutti gli abusivi spostati nel vicino parco a circa 100 m di distanza.


Bilancio dell'operazione Municipale contro Straccivendoli:
Problema non risolto (ammesso che sia un problema degno di essere affrontato e che possa essere mai risolto).
Raddoppio delle forze dell'ordine impiegate.
Metri di plastica ad aggiungere inutile squallore.
Un parco occupato per tutto il sabato e parzialmente inagibile a bambini, giovani e famiglie.
Ennesima conferma della mancata volontà di dare un colpetto (anche piccolo) ai ladri di bici.
Non ultimo, l'evidente incapacità del comune di cogliere i problemi prioritari della città e di intervenire sul 'niente' peggiorando oltretutto la situazione.

Proprio vero che quando la Municipale si incazza i risultati non si fanno attendere.

martedì 24 luglio 2012

BUON APPETITO - Cameriere.. mi scusi, c'è un capello nel sottopiatto!

Uno, in pausa pranzo, vorrebbe essere assistito, coccolato, staccare la spina e mangiare qualcosa, parlare coi colleghi, riposare gli occhi, acquisire le calorie necessarie a portare a termine la giornata.

Ma voi, prendete la voglia del proprietario di un bar di risparmiare fino all'ultimo centesimo, al limite di guadagnarci anche un cento euri, e a questo aggiungete la grafica struggente figlia del peggior Windows Paint, la raffazzonata cultura del fare di una copisteria che si spaccia per laboratorio di stampa e la mancanza di deontologia di fronte alle richieste del committente di un presunto pubblicitario, state sicuri che otterrete lei:

LA TOVAGLIETTA AMERICANA USA E GETTA CHE PUBBLICIZZA L'EPILAZIONE DEFINITIVA IN SCONTO.



Buon appetito!

E un saluto agli amici della GdF, per i quali rimaniamo a disposizione se volessero passare a trovare la mensa di cui sopra: proudly evasori totali since 1981.

mercoledì 18 luglio 2012

FA MALE ALLA SALUTE - Non fatelo a casa vostra.

Capita di andare a casa di amici e trovare brutture di ogni genere: set di posate a fiorellini comprate da Casanova, quadretti di Anne Geddes appesi in bagno, le chiavi di una Peugeot 206 in cui si è certi spopoleranno il margheritone di peluche vinto con la pinza fuori dal cinema e il nuovo deodorante a forma di geco che rende l'aria irrespirabilmente profumata di pino&vaniglia.

Poi capita di andare a casa di amici, ed essere al contrario piacevolmente sorpresi da come essa rispecchi il buon gusto e la personalità dei proprietari: mobili accostati con gusto, mirabilia diffusamente adagiate sugli stessi, qua e là piccoli interventi di design che rendono l'ambiente accogliente e gradevolissimo. Ma è proprio in queste case che può nascondersi il peggio, ovvero quel dimenticato, e oramai tollerato, angolo di inurbano che non ci si aspettava. E fa male al cuore.

Ecco dunque a voi il DAVANZALE CONTRO TUTTI.
In questo angolo di casa faranno bella mostra di sé una serie di vasi abbandonati. Che questi vasi diventino posacenere, cestini dell'immondizia o monumenti alla cronica mancanza d'acqua di alcune parti del mondo, è forse il lato meno interessante di questo racconto, che in realtà vi parla di come gli umani troppo spesso cedano alla pigrizia e al lasciar fare. 



Tutto questo anche se sono nostri splendidi e adorabili amici.

lunedì 9 luglio 2012

CLEARCHANNEL - Pubblicitari da denuncia.

Sempre per la serie "non c'è limite al peggio", ecco che cosa si incontra in via Canonica andando verso Piazza Gramsci, a pochi metri dall'inizio della rinnovata e stupenda Paolo Sarpi: un cartellone pubblicitario che si fa a fatica credere esista per davvero, nella legalità, si intende.
Enorme, anzi sproporizionato.
Luminosissimo, anzi accecante.
Troppo basso, anzi poco più alto di una cabina telefonica.
Inutile, anzi pubblicitario.
Dannazione, ma com'è possibile?

Si capisce che i diritti pubblicitari facciano cassa, ma il bilancio costo/benefici qui è troppo negativo. Dai, diciamo la verità: è un oggetto indifendibile. Urta la vista e distrugge il cuore. Un oggetto così grosso non doveva nemmeno trovarsi lì, ma ora che c'è (e sarà da due/tre anni) perché nessuno dice niente? Perché gli abitanti del quartiere non lo rimuovono a picconate?!

Mamma mia, quanta merda che ci fanno ingoiare, vado a piangere in bagno. Da solo, anzi con il ricordo di questo schifo prodotto da ClearChannel e accettato dal Comune di Milano.

venerdì 6 luglio 2012

LA TOILETTE DEI VISCONTI - Lasciare data e ora.

Porco cane, oh! Uno spera di non incontrare alcuni scempi, perché non se li immagina...e invece...alla fine tocca che una mattina ti trovi per caso al Castello Sforzesco di Milano, hai bisogno della toilette e ti fai indicare dove si trova, dunque ci vai.

E cosa ti si para davanti (appena varcata la soglia di uno di tanti meravigliosi angoli della magione che fu dei Visconti e degli Sforza)?

Una nauseabonda latrina, che in confronto i bagni dell'autogrill di Rozzano Est sono migliori. Ora, posso capire che avere una persona che pulisca i bagni costa, ma che figura ci fanno le città italiane ad avere nello stesso luogo la Pietà Rondanini e dei servizi igienici di tal fatta?

AVANTI COSI' RAGAZZI, AVANTI COSI'!!!

PS: sulla porta di dx si nota del nastro adesivo da pacchi, messo certamente per evitare che entrasse qualcuno quando il gabinetto era rotto, ma non completamente rimosso al ripristino delle sue funzioni.
PPS: una parola sui materiali, dei pregiati marmi/graniti, tipicamente usati nei bagni pubblici perché poco porosi.