lunedì 4 giugno 2012

STAZIONE BULLONA - Si stava peggio quando si stava peggio.

Qualche tempo fa, un lettore del Corriere della Sera, aveva scritto alla Gentilissima Signora Bossi-Fedrigotti della condizione di degrado riservata all'ormai dismessa Stazione delle Ferrovie Nord della Bullona, denunciando come la bella facciata della palazzina in stile liberty fosse ridotta a impalcatura cartelloni pubblicitari di dubbio gusto.



Si stava peggio quando si stava peggio: da una bruttura insopportabile, al vero degrado dell'abbandono.

Forse che il bar a fianco non abbia più il giro d'affari che rendeva utile lo sfruttamento dello spazio antistante la Bullona, forse che una maledizione atzeca impedisca ai barman di versare cocktail all'ombra di quella palazzina, forse hanno smarrito la chiave del lucchetto che chiude la ringhiera a difesa di uno spazio (riteniamo NON) privato.




Non sappiamo. Ovviamente propendiamo per la prima ipotesi, quella per cui si cura uno spazio solo se si ha un guadagno da trarne, ma speriamo che sia andata davvero persa la chiave e che sia solo un caso se aldilà della ringhiera erbacce e fili scoperti non vengano le une raccolte e gli altri sistemati.

Diversamente speriamo che la maledizione atzeca di cui sopra colga sia il proprietario del bar che il progettista di questo immane scempio. L'uno per la realizzazione a sfregio del quartiere prima che del buongusto, e l'altro per il successivo abbandono.

Non facciamo i nomi, è un attimo documentarsi.


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