mercoledì 2 maggio 2012

MM3 DERGANO - L'area giochi della merda.

Parafrasando una persona non degna di stima come Goebbels: "quando vedo queste cose, metto mano alla pistola".
Non più di un anno fa veniva aperta la fermata della metro Dergano; per chi non lo sapesse, siamo in via Imbonati, periferia Nord di Milano. A metà strada  tra Bovisa e ciò che viene spesso considerato un inferno di immigrazione; in realtà un luogo popolato da tanti italiani e molti stranieri, ma non peggiore di altri. Lo so perché ci vivo, serenamente peraltro.
La pistola (metaforica, sia chiaro) però è sempre pronta. Uno attende l'apertura della nuova metropolitana con passione e quando finalmente ce l'ha di fronte...SBAM! Compare l'area giochi: no alberi, no fontanelle, no panchine per genitori, solo "coloratissimi" scivoli e una soffice pavimentazione in materiale plastico polimerico.
Ora, vorrei chiarire al genio della progettazione che sta dietro tutto questo che: anche se te lo puoi segnare nel Piano Regolatore come parchetto per bambini, nella realtà questa è merda!
E sai cosa ce lo dice?
  1. i lampioni non darranno mai ombra, ma impediscono che ci siano di notte storie losche;
  2. un muretto-tutto-attorno non sostituisce le nostre bellissime panchine verdi;
  3. senz'acqua non c'è vita;
  4. da quella specie di scheletro post-apocalittico che si vede in sfondo sono stati palesemente rimossi dei pannelli di amianto, attività che immaginiamo abbia sforato il budget per il suo completo abbattimento
Come a piazza Gramsci, anche qua arriva il degrado e rimane il senso di vuoto.

PS: un'altra cosa notavo, un tempo Milano era solita adottare elementi di arredo urbano belli e funzionali nella loro semplicità (come le fontanelle-drago e le panchine citate). Com'è possibile che in questi anni abbiamo scelto per tutti i parchetti i giochi di quest'azienda?! Sembrano i chioschi gelato dell'Algida, la stessa azienda che non produce più il Winner Taco!!!

1 commento:

  1. Piazza Gramsci è chiaramente una provocazione. L'osceno inarrivabile in via di degrado davanti a cui tutto appare meno peggio, criterio con cui noi milanesi, purtroppo, siamo abituati ad accettare ogni bruttura edilizia: 'beh..sì..certo è una colata di cemento, ma sempre meglio della discarica. Salvo che la discarica è potenzialmente temporanea, un edificio di 15 piani di cemento non lo è quasi mai.

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