lunedì 16 aprile 2012

GRUNG - C'è modo e modo di recuperare.


Vi siete mai chiesti dove son finite la mattonelle di pavé rimosse e soppiantate dall'asfalto (giusto per togliere ancora un po' d'identità milanese alla città)? In questa foto una risposta parziale. Ecco la panchina wafer cemento e pavé. La descrizione potrebbe anche ingolosire: una panchina povera che riusa un materiale nobile (la pietra), lo unisce ad un materiale puramente funzionale (il cemento) e riscopre in chiave nuova la tradizione. Bene, tra il dire e il fare.. Prima di tutto la collocazione. L'identità di un oggetto è valorizzata dal luogo in cui lo si colloca. Via Palmanova (estrema periferia est di Milano) ha un'identità diversa, peculiare, recente. Lì quella panchina non c'entra nulla.

Una vocina mi dice che chi le ha messe lì ha pensato di rifilare la sola alla solita periferia del boom economico. Da notare che mattonelle e cemento sono stratificate a guadagnare l'altezza necessaria a sedersi, nulla più. Un po' come dire: dove sistemiamo questi avanzi di strada?

Risultato: un pezzo pregevole di storia milanese diventa un insignificante mattonellone per sedute a raffica. Mentre il centro di Milano (via Dante per esempio) viene pavimentato ex novo con materiali lontani dalla tradizione nostrana.

PS: La foto è esplicativa anche di un altro fenomeno. Qui nessuno pulisce la strada. So cosa state pensando. E' colpa di chi sporca, perché non usano il cestino? A questa eterna domanda rispondo con l'eterna risposta: una madre che ha 1 figlio vulcione e uno no ha il dovere di pulire comunque almeno una volta a settimana la casa o può fregarsene allegramente?

1 commento: